
Nell'alba brumosa di un mondo antico, un uomo solitario, avvolto in grezze pelli di animali, incrociò lo sguardo di un lupo errante. Occhi ambrati, selvaggi e guardinghi, si specchiarono in quelli nocciola, stanchi e curiosi. Un ringhio basso, gutturale, ruppe il silenzio, ma non era minaccia, bensì domanda.
L'uomo offrì un tozzo di carne, il lupo lo accettò con cautela. Un patto silenzioso, sigillato da un gesto semplice, diede inizio a un legame indissolubile. La notte, l'uomo accese un fuoco, il lupo si accucciò accanto a lui, il suo calore un conforto nella tenebra. Insieme, cacciarono, condivisero il cibo, si ripararono dalle tempeste. La solitudine dell'uomo si sciolse nel calore di quella compagnia, la diffidenza del lupo si trasformò in lealtà. Non erano più uomo e lupo, ma compagni, uniti da un filo invisibile, un legame che avrebbe plasmato il futuro dell’uomo e soprattutto del cane.
Un racconto molto simile lo si può trovare nel libro del famoso biologo Konrad Lorenz, considerato il padre dell’etologia che si intitola proprio “E l’uomo incontrò il cane”. In realtà le cose non andarono proprio così!
L'incontro tra l'uomo primitivo e il cane, è un evento avvolto nel mistero e le narrazioni romantiche che lo circondano sono più frutto di interpretazioni moderne che di fatti storici accertati. La realtà è probabilmente molto più complessa e sfaccettata. La domesticazione del cane non è avvenuta in un singolo momento, ma attraverso un lungo e graduale processo di coevoluzione tra uomo e lupo.
Alcuni lupi, probabilmente i meno aggressivi, iniziarono a frequentare gli accampamenti umani in cerca di cibo ma tra uomo e cane non esistevano rapporti diretti, i cani “rubavano” il cibo degli umani o consumavano i suoi scarti o i suoi avanzi tanto che gli scienziati definiscono questo rapporto “parassitario” perchè il cane si comportava da parassita dell’uomo. Solo in seguito si instaurò un rapporto di reciproco vantaggio tra uomo e cane: i cani aiutavano nella caccia e nella difesa, mentre gli uomini fornivano cibo e riparo. L'aspetto "romantico" del legame, inteso come affetto e compagnia, ammesso che sia realmente così, si è probabilmente sviluppato in un secondo momento.
Le prove archeologiche e genetiche indicano che la domesticazione del cane è iniziata almeno 20.000 anni fa e che i cani moderni discendono dal lupo. Tuttavia, i dettagli esatti di come e quando questo processo sia avvenuto sono ancora oggetto di dibattito tra gli scienziati e questo ha lasciato spazio ad interpretazioni fantasiose tutte a vantaggio dell’uomo e a svantaggio dei cani che sembrano quasi un prodotto artificiale dell’uomo. Certamente oggi l’uomo crea e seleziona cani che in natura non potrebbero esistere, ma il cane si è evoluto naturalmente ed autonomamente.
Esistono diverse teorie su come sia avvenuto l'incontro tra uomo e cane. Alcuni studiosi ritengono che i lupi si siano avvicinati agli accampamenti umani di propria iniziativa, mentre altri pensano che siano stati gli uomini a catturare e addomesticare i cuccioli di lupo. È probabile che vi siano stati diversi scenari possibili, a seconda delle zone geografiche e delle culture umane, ma tutti concordano su una cosa: l’uomo non ha “creato” il cane ma il cane si è evoluto in maniera autonoma grazie (o a causa) alla presenza dell’uomo.
In conclusione, sebbene l'immagine di un incontro romantico tra uomo e cane sia affascinante, è importante ricordare che si tratta di una grande semplificazione voluta da chi ha visto la possibilità di trasformare in guadagno economico le debolezze umane e il nostro bisogno di affetto e compagnia.
La realtà è probabilmente molto più complessa e affascinante, un intreccio di necessità, opportunità e graduale sviluppo di un legame che ha cambiato per sempre (seppur in maniera discutibile) la storia di entrambe le specie.
Dott. Andrea Giuliani - Talk Dog -
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