
Compagni fedeli, sinceri e capaci di offrirci amore incondizionato che cura le ferite del cuore e illuminare le giornate più grigie. La convivenza con gli animali crea un legame che arricchisce profondamente la nostra esistenza.
La scienza conferma che la vicinanza degli animali porta benefici per la nostra salute fisica e mentale. Accarezzare il loro morbido pelo abbassa la pressione sanguigna e riduce i livelli di cortisolo. La presenza in casa di un animale combatte la solitudine; i loro occhi dolci e le loro buffonate ci strappano un sorriso anche quando l'umore è nero e ci aiutano a staccare la spina dalla frenesia quotidiana.
Prendersi cura di un animale infonde un senso di responsabilità e uno scopo nella vita facendoci sentire utili e necessari, rafforzando la nostra autostima. Gli animali ci offrono un rifugio di affetto in cui sentirci accettati e amati, senza giudizio. Il loro amore è un balsamo per l'anima. Ma sebbene l'amore e le cure dei proprietari siano spesso sinceri, è fondamentale interrogarsi sulle reali esigenze degli animali e sul potenziale impatto negativo di un ambiente domestico che non tiene conto della loro natura intrinseca.
Dietro la facciata accogliente di una casa a volte si cela una sofferenza silenziosa: animali costretti a una vita isolata, lontana dai propri simili e privati della possibilità di esprimere i propri comportamenti etologici naturali. Un cane che non ha la possibilità di esplorare l'ambiente esterno e interagire con altri cani, può sviluppare uno stato di stress cronico. Il cane è un animale da branco e la mancanza di interazioni sociali adeguate con i propri conspecifici può compromettere il suo equilibrio emotivo e ridurre le sue difese immunitarie tanto da portarlo ad ammalarsi di patologie che fino a poche decine di anni fa non esistevano neanche.
La totale assenza di interazioni libere con individui della propria specie riduce significativamente la qualità della vita di ogni essere vivente. Anche noi umani abbiamo bisogno di interazioni libere con i nostri conspecifici e sarebbe impensabile, per noi, convivere esclusivamente con cani senza poter interagire liberamente con altri esseri umani! Il tentativo di "umanizzare" gli animali, seppur animato dalle migliori intenzioni, può tradursi in una mancata comprensione delle loro esigenze etologiche. Forzarli a comportamenti innaturali o interpretarli attraverso le nostre categorie emotive, può oscurare la loro vera natura e le loro necessità primarie.
È cruciale riconoscere che, sebbene l'affetto umano sia importante, non può sostituire assolutamente le interazioni sociali (che non possono essere limitate solo al tempo trascorso nell’area cani) e gli stimoli ambientali specifici di ogni specie. Il vero amore per un animale si misura anche nella capacità di rispettare la sua identità, la sua natura di animale e le sue necessità biologiche intrinseche, andando oltre il nostro desiderio di compagnia e affetto.
Dott. Andrea Giuliani - Talk Dog -
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