
La legge istitutiva del RENTRI - Decreto Legislativo 23 Dicembre 2022 N 213 e successive modifiche e integrazioni - (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti) è nata con l'obiettivo di migliorare la gestione dei rifiuti in Italia e garantire una maggiore trasparenza e controllo sulla loro tracciabilità.
Le piazzole delle strade a grande circolazione e le vie laterali sono piene di una grandissima quantità di materiale di risulta delle costruzioni e di altri rifiuti pericolosi e tossici che hanno un costo elevatissimo per la comunità e per l'ambiente. L'abbandono dei rifiuti, per contro, è un business importante per gente senza scrupoli e fuori da ogni legalità e controllo.
I motivi alla base della legge
Ridurre la criminalità ambientale: la legge sul RENTRI mira a prevenire e contrastare la criminalità ambientale per lo smaltimento illegale di rifiuti.
- Migliorare la gestione dei rifiuti: la legge sul RENTRI vuole garantire che i rifiuti siano gestiti in modo corretto e sostenibile. La legge istitutiva del RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti) è nata con l'obiettivo di migliorare la gestione dei rifiuti in Italia per garantire una maggiore trasparenza e il controllo sulla loro tracciabilità in modo corretto per ridurre l'impatto ambientale e sanitario.
- Aumentare la trasparenza: la legge RENTRI introduce un sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti, che permette di monitorare il flusso dei rifiuti e garantire la trasparenza della gestione.
- Semplificare gli adempimenti: la legge sul RENTRI semplifica gli adempimenti burocratici per le imprese e gli operatori del settore, riducendo i costi e gli oneri amministrativi.
Chi deve effettuare i controlli
La legge istitutiva del RENTRI ha previsto un sistema di controllo per garantire la corretta gestione dei rifiuti e la trasparenza della tracciabilità. Ecco cosa prevede la legge in tema di controllo:
Le Autorità Ambientali, come ad esempio l'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e le ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione dell'Ambiente), sono responsabili del controllo e della verifica della corretta gestione dei rifiuti.
La Guardia di Finanza è incaricata di effettuare controlli e verifiche per prevenire e contrastare la criminalità ambientale, come ad esempio lo smaltimento illegale di rifiuti.
Cosa deve essere controllato – la registrazione dei rifiuti
Le imprese e gli operatori del settore devono registrare correttamente i rifiuti nel RENTRI, indicando le quantità, le tipologie e le destinazioni dei rifiuti.
Le imprese e gli operatori del settore devono garantire la tracciabilità dei rifiuti lungo tutta la filiera, dalla produzione allo smaltimento o al recupero e devono garantire la conformità alle normative ambientali e alle disposizioni della legge sul RENTRI.
Le modalità di controllo – Le verifiche ispettive
Le Autorità Ambientali e la Guardia di Finanza effettuano le verifiche ispettive presso le imprese e gli operatori del settore per controllare la corretta gestione dei rifiuti e la conformità alle normative attraverso controlli documentali per verificare la corretta registrazione dei rifiuti nel RENTRI e la conformità alle normative.
Le Autorità Ambientali e la Guardia di Finanza monitorano il RENTRI per identificare eventuali anomalie o irregolarità nella gestione dei rifiuti. Con l'obbligo della periodica trasmissione alle CCIAA delle informazioni sui rifiuti prodotti e smaltiti sarà sempre più facile per le Autorità di controllo verificare, anche senza la presenza fisica, la correttezza dei comportamenti delle Aziende.
La figura del Responsabile Tecnico della Gestione dei Rifiuti (il Consulente Ambientale) è oramai indispensabile.
Dott. Antonio Leone - Jobra Cooperativa
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